La notte possiede da sempre qualcosa di magico, l'uomo su di essa ha, da millenni scritto fiumi di parole.
Ne è tanto affascinato, quanto intimorito.
Eppure anche la notte è ricca di suoni e rumori, basta saperla ascoltare.
Lo facevo sempre quando c'eri tu, ormai avevo imparato a capire cosa stessi facendo dai rumori che sentivo.
In estate eri infastidito dalle zanzare o dalle mosche e allora, nel tentativo di scacciarle usavi le gambe che poi battevi a terra.
Questo suono ritmico accompagnava il mio sonno.
Ti sentivo sbuffare con le froge, quando dopo aver bevuto ti liberavi delle gocce d'acqua dal muso.
Accorrevo da te, quando i crampi di una colica ti assalivano e il tuo battere forte gli zoccoli a terra per il dolore mi avvisava.
E tanti altri piccoli suoni che adesso mi mancano immensamente.
Qui la notte è libera dal silenzio e dall'assordante presenza dell'uomo.
La Natura ha mille suoni nella notte, il verso di tante creature la riempiono.
I rumori della casa, il respiro del mio cane che dorme accanto a me o il suo simpatico russare felice appoggiata al mio corpo.
Ma adesso mi mancano i -tuoi- suoni.
Mi rieccheggiano nella mente, hanno scandito il nostro tempo insieme.
Ora la notte ha solo il silenzio della tua mancanza, ha solo i rumori della vita che continua a scorrere come è giusto che sia.
I nostri rumori, resteranno come ricordi nel mio cuore.
Per sempre.
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